Verme di Rimini
Caratteristiche
E’ un anellide serpentiforme, molto robusto, di colorazione rosso violacea con riflessi iridescenti sui fianchi e sul ventre, la cui lunghezza massima può raggiungere i 2 – 3 metri e il cui diametro massimo i 3 cm. Questo tipo di verme vive sui fondali costieri profondi da 1 a 15 metri, composti di rocce miste ad alghe e fango, dove conduce una vita sedentaria in una tana ad U molto profonda, nutrendosi di molluschi e piccoli crostacei e altri organismi bentonici. E’ molto diffuso lungo le coste del tirreno meridionale, pugliesi e calabresi. In Puglia è chiamato Vermella o Vermata.
Recupero
Utilizzando una piccola barca spinta a remi, utilizzando una cassetta cilindrica con la base in vetro necessaria a guardare il fondale usata per catturare i polpi, una volta individuato il verme, lo si attira fuori dalla sua tana usando del brumeggio costituito da pesce putrefatto. Una volta che il verme è uscito dalla tana lo si afferra in almeno 2 parti con un laccio e lo si porta velocemente a bordo facendo attenzione a non forzarlo. Complessivamente l’azione di cattura è piuttosto difficile, come anche la sua conservazione. Può essere acquistato nei negozi di pesca specializzati, il suo costo è elevato, ma le soddisfazioni sono garantite.
Conservazione
Viene conservato in una bacinella riempita di acqua marina, in frigorifero. Potremo staccare il pezzo che intendiamo utilizzare nella battuta di pesca e congelare la parte rimanente che si conserverà inalterata anche per molto tempo.
Temperatura di Conservazione : da +8° a +12°
Tecnica di Impiego
Viene impiegato con successo nel Surf Casting poiché durante il lancio e nell’impatto con l’acqua non si sfila dall’amo, data la sua robustezza. La sua caratteristica di fosforescenza lo rendono molto efficace nella pesca condotta nelle ore notturne e su fondali alti dove la luce penetra con difficoltà. La sua caratteristica è anche quella di sanguinare continuamente una volta spezzato, realizzando un forte potere attirante per tutti i pesci di grossa taglia. Le catture più frequenti riguardano grossi saraghi, gronghi, spigole, orate, dentici e tutti i pesci di fondo.
Innesco
Quando lo utilizziamo cominceremo a tagliarlo dalla coda, perché così esso rimarrà vivo fino a quando non si utilizzeranno le parti più prossime alla testa. Tagliato il pezzo da innescare lo si infilza sull’amo calzandolo almeno 2 volte per assicurare la tenuta sul lancio.
Prede
Tutti i pesci di fondo, in particolare quelli di grossa taglia.
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