venerdì 31 dicembre 2010

PESCA DELLA REGINA DELLE NOSTRE ESTATI




L'orata è uno dei pesci più ricercati dai pescatori calabresi per la resistenza che sprigiona una volta allamata, regalando al pescatore minuti di vera emozione. é insidiabile con diverse tecniche, delle quali le più diffuse e redditizzie sono il surf casting e la pesca a fondo dai moli. é bene tenere presente che questo pesce pascola e si ciba in orari non canonici: spesso, infatti, allamata nelle ore piu calde dela giornata e con mare calmo puo regalare forti emozioni.
SURFCASTING Nel surfcasting l'orata è la preda pincipe in molte delle nostre zone come thurio  o laghi di sibari o mirto, garantendo al pescatore un valore aggiunto legato alla sua diffidenza e prelibatezza. La pesca rivolta agli esemplari più grossi si svolge su spiagge sabbiose nelle quali sia accertata la presenza, al largo, di colonie di molluschi marini bivalvi, siano essi cannolicchi, cozze, fasolari o datteri di mare, alcuni fra gli alimenti preferiti dell'orata. La cozza è un'esca molto conosciuta tra i pescatori e quasi tutti ne conoscono le modalità d'utilizzo, anche se esistono alcuni sistemi molto laboriosi. Uno abbastanza semplice è quello che prevede l'inserimento dell'amo all'interno delle valve senza danneggiare la cozza ed assicurando la chiusura con un piccolo elastico. Nel caso del cannolicchio, l'amo deve essere inserito tra le due valve. sempre da tener chiuse con un elastico. Altre ottime esche alternative ai molluschi soni il granchietto di sabbia e gli anellini, fra i quali in primis l'arenicola e il bibi e poi tutti gli altri vermi, come ad esempio l'americano. é bene ricordare che per i vermi è importante sì l'innesco, ma soprattutto non usare terminali troppo grossi. Il granchietto di sabbia deve essere raccolto nella stessa località di pesca; una buona tecnica per la cattura è quella di utilizzare una mezza sarda legata sul bagnasciuga: in una mezz'ora numerosi granchiette accorreranno e, una volta privati delle chele e delle ultime due zampe, costituiranno un boccone irresistibile per orate di grosse dimensioni. Per quanto riguarda l'attrezzatura, si utilizza quella classica da surfcasting: una canna da 4-5 mt, abbastanza potente per lanciare un piombo da 100-150 gr oltre la linea di frangenza delle onde, ed un mulinello in grado di imbobinare circa 200 mt di filo dello 0,30-0,35 mm. é importante che il mulinello sia dotato di un'ottima frizione, considerando la combattività e la mole del pesce che può raggiungere facilmente, come si è detto, il peso di 5-6 kg. La montatura è abbastanza semplice da eseguire: il piombo, che può essere indifferentemente a saponetta, a palla o a pera, deve essere di tipo scorrevole e con fori passanti sufficientemente ampi per raccogliere il monofilo dello 0,35. Una volta inserito il piombo sulla lenza madre, su di essa va montata una girella in acciaio con moschettone della misura 8. é opportuno inserire un salvanodo tra girella e piombo per evitare rotture al monofilo. Il terminale, realizzato con monofilo dello 0,22-0,28, dovrà avere la lunghezza di circa 1 mt.

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